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“Farfumetti”, la mostra all’Albergo delle Povere

L’arte del fumetto, dal collezionismo storico agli illustratori contemporanei

“Farfumetti”, la mostra all’Albergo delle Povere

La Fondazione Orestiadi di Gibellina, il Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, Grafimated Cartoon, Scuola del Fumetto di Palermo, presentano la mostra Farfumetti. Storie, artisti, collezioni.
 
La mostra, che ha inaugurato il 31 marzo presso il Real Albergo dei Poveri, racconta l’arte del fumetto a partire dal collezionismo storico sino agli illustratori contemporanei formatisi alla Scuola del Fumetto di Palermo.
La mostra si apre con la sezione storica curata da Massimo Bonura. Nata per far conoscere alcuni pezzi che hanno acquisito fama e determinato Storia, perché proprio attraverso la Storia del Fumetto è ancora possibile raccontare storie. E il collezionismo, e dunque il collezionista, è esso stesso un protagonista affascinante del percorso storico: il conservare, quasi come se si avesse un museo in casa, ci lascia la prova di ciò che l’ingegno e la fantasia umana ha prodotto negli anni nel campo fumettistico. Ne sono usciti pezzi di altissima qualità, come ad esempio le bellissime e colorate copertine degli Albi di Panterino (nella mostra è presente il n. 34 del 1939), oppure curiosità praticamente uniche come la firma (e la storpiatura!) Wall Disnay presente nell’albo I 3 Sorcetti del 1945. Ma anche varianti collezionistiche di Tex o Diabolik, personaggi che tutti ricordano, e dal grande valore economico. In questa collezione eterogenea possiamo dunque presentare, grazie a generosi collezionisti, pezzi chiave e iconici del Fumetto italiano come il Topolino n. 1 del 1949, che vanta tantissime ristampe anche anastatiche, gli Albi del falco n. 1 del 1954 e L’Uomo Ragno n. 1 del 1970, pezzi che hanno portato il genere dei supereroi alla notorietà in Italia, ma anche il giornale Illustrazione del Popolo del 1930, diretto da Lorenzo Gigli ed edito a Torino come supplemento della famosa Gazzetta del Popolo, che presenta le prime apparizioni di Topolino in Italia, e vari giornali anteguerra che ancora oggi lasciano un vivido ricordo in chi li conosceva o ne aveva semplicemente sentito raccontare (Jumbo, Primarosa, Bombolo, etc…).
Da notare anche l’eterogeneità dei formati: in Italia, così come negli Stati Uniti d’America, i fumetti esordiscono nei giornali, spesso in formato striscia (le cosiddette strips), per poi divenire in formato libretto (è il caso della testata Topolino) o uscire direttamente in versione tascabile (è il caso di Diabolik). Un altro pregio della esposizione è anche la rarità dei pezzi sopra menzionati: albi probabilmente conosciuti da molti solo attraverso i cataloghi, preziosità forse immaginate ma mai viste.
 
La Grafimated Cartoon – Scuola del Fumetto di Palermo, nei suoi trent’anni di vita, ha collaborato con importanti produzioni di serie animate e lungometraggi come La Gabbianella e il Gatto, Cocco Bill, I Cuccioli, Aida dagli Alberi, I Lunes e la Sfera di Lasifer, I Magicanti e i Tre Elementi, fino al più recente Pinocchio con la regia di Enzo D’Alò. Negli anni ’90 il mondo del fumetto in Sicilia si popola di alcuni giovani fumettisti locali che cominciano a lavorare per importanti case di produzione e case editrici italiane e non, tra cui, Lanterna Magica, Rai, Marvel, Disney Italia, Panini, DC Comics, Bonelli.
Nella sezione sul fumetto contemporaneo, sono esposte tavole originali e lavori in digitale muovendosi attraverso l’eterogeneità dei disegnatori in mostra, docenti ed ex-allievi della Scuola del fumetto di Palermo: illustratori, esperti di inchiostrazione, animatori, character designer o specializzati di genere supereroistico, comico o fantasy sono collaboratori di collane storiche e amate dal pubblico da diverse generazioni, oppure sono creatori di lavori autoriali di grande qualità stilistica.
 
La mostra rimarrà visitabile fino al 14 maggio 2017, dal martedì al sabato, dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:30; la domenica dalle 9:30 alle 13:30; lunedì chiuso.



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