Nuovo allestimento
da Un letto tra le lenticchie e L’occasione d’oro di Alan Bennett
Adattamento e regia di Giuseppe Cutino
Con Sabrina Petyx e Sabrina Recupero
Scena e costumi Daniela Cernigliaro, Simona Morresi, Fabrizio Ruffino
Luci Marcello d´Agostino
Aiutoregia Claudia Pulgisi
Produzione M’Arte

InterferenzE si sviluppa ed articola nell’intrecciarsi di due monologhi in cui Bennett ha dato voce a due diverse figure femminili estremamente differenti.

Due donne diametralmente opposte. Due realtà che nulla hanno in comune fra loro. Eppure da due mondi, che forse si ignorano l’un l’altro, ecco emergere la stessa identica difficoltà ad adattarsi ad una immagine di sé che, probabilmente, sarà per queste due donne sempre e comunque troppo stretta.

L’ironia graffiante di Bennett analizza e affronta i temi delle nevrosi quotidiane con un passo brillante, che non dimentica però di evidenziare gli effetti “soffocanti” di una società che sempre di più si pone come “esattore” di immagine. L’apparenza che avvicina al successo. Tutto ciò che di sé si è disposti o costretti a cedere per il successo. E’ questa la gabbia dove si agitano le nostre due protagoniste, le quali, una a caccia del proprio successo, l’altra “cacciata” dal successo del marito, si ritrovano a vivere come dentro la vita di qualcun altro. Come delle interferenze in un programma già fatto, concedono a se stesse solo qualche rapida e fugace apparizione, per poi tornare a rivestire gli abiti che la vita ha scelto per loro. Questo coesistere, a volte parallelo a volte intrecciato, di queste due esistenze, si muove col dinamismo dell’interferenza: da una situazione all’altra; da un testo all’altro; da una vita all’altra, scoprendo alla fine come ciò che spesso appare estremo, diverso, lontano, viva in realtà degli stessi identici desideri.

Dopo dieci anni, ci è sembrato giusto riprendere in un nuovo allestimento lo spettacolo che ha dato inizio a M’Arte e che, non so quanto involontariamente e quanto consciamente, ha segnato il destino degli spettacoli successivi e della scrittura “a frammenti” di Sabrina Petyx.