liberamente ispirato a W. Shakespeare, J.L. Borges e L. Tenco – testo di Massimiliano Burini
coreografia e regia Massimiliano Burini e Arianna Cianchi
con Daniele Aureli, Arianna Cianchi, Giulia Frattini, Serena Gabriele, Achille Munari, Matteo Slovacchia
musiche e rielaborazioni sonore Maisaund – luci Fabio Galeotti
Compagnia Occhisulmondo, Perugia
Andrà in scena giovedì 27 gennaio alle ore 21.15, con repliche sino a sabato 29, lo spettacolo “2feel – Romeo e Giulietta”, liberamente ispirato al testo Shakespeariano, con influenze culturali di Jorge Luis Borges e di Luigi Tenco; la scrittura drammaturgica è firmata da Massimiliano Burini che cura la regia e la coreografia in collaborazione con Arianna Cianchi. In scena Daniele Aureli, Arianna Cianchi, Giulia Frattini, Serena Gabriele, Achille Munari, Matteo Slovacchia.
“Siamo molto emozionati e felici di presentare il nostro lavoro al Libero di Palermo – afferma Massimiliano Burini – da sempre teatro attivo e in controtendenza rispetto al panorama Italiano, luogo ideale per proporre con la Compagnia OSM – Occhisulmondo, compagnia professionale formatasi nel 2005 e caratterizzata dalla contaminazione di stili interpretativi, la nostra personale ricerca sulla commistione di differenti piani linguistici: lo spazio vuoto, il corpo, la drammaturgia. Un attraversamento dei tre livelli linguistici, radiografandone l’essenza e cercando, per quanto sia possibile, di depurarli dall’eccesso, fondendoli in scena in un unica azione. L’obiettivo del nostro percorso è l’immagine emotivamente dinamica, tutto questo è “2feel”, un processo di ricerca continua che muta nel suo divenire in scena.
Sentire. Percepire, Ascoltare, Capire, Intuire. In una parola Comunicare. L’opera di Shakespeare descrive la storia di Romeo e Giulietta; Il genio Shakespeariano trasporta il racconto nel dramma dell’amore giovanile e della sua forza. L’opera è piena di ritmo, di armonia e di musica. Musica che traspare dai suoi versi. Musica che fonde assieme i suoi continui cambi di situazioni. La musica di quest’opera incarna una forza avversa ai due innamorati, la forza della menzogna mondana e del trambusto della vita quotidiana. Il caso, il fato e l’incomunicabilità sono le forze da indagare in quest’opera, che racconta la paura dell’uomo di amare, la paura di comunicare se stessi. 2Feel diventa così un affresco, una rilettura dell’opera shakespeariana che è un grido di comunicazione, disperato; il racconto del caso per il caso, del tentativo primordiale dell’uomo: raccontare se stesso. 2Feel è un caleidoscopio di movimenti che come in un film si avvicinano e si allontanano ricreando atmosfere e sensazioni, che lasciano il pubblico libero di fantasticare. I personaggi in scena in un gioco delle parti pirandelliano rievocano a seconda dei casi i due amanti ma non ne descrivono il percorso bensì il sentimento condizionato dal caso e dalla società e in talune circostanze dalle differenze fisiche e linguistiche. Lo spettacolo analizza una sottile luce all’interno dei personaggi shakespeariani che a mio avviso condiziona ogni altro personaggio della storia.
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