di e con Emilio Massa
L’esercizio comunicativo artistico spesso crea involontariamente barriere di contatto immediato per cui lo “spettatore” resta spesso seduto senza poter in alcun modo reagire a quello che gli viene proposto (gli piaccia o no). ed anche l’attore dopo la messinscena si interroga cercando di intuire quello che è piaciuto al suo fruitore.
Allora mi sono chiesto come poter abbattere questa invisibile parete che mi separa logisticamente dal pubblico e mi son detto che avrei potuto per familiarizzare invitarli a casa mia e in modo salottiero conversare con loro sulle scelte emozionali di una “roba” teatrale o musicale o vagamente artistica.
Ovviamente per un alto senso di meridionalistica ospitalità gli avrei perlomeno offerto un caffè. Ma la cosa che tanto mi piace mi è apparsa per motivi tecnico-organizzativi un tantino complessa.
È nata così l’idea di portare il salotto (metafora), il caffè (realistico), i pasticcini fuori dal suo habitat e di crearlo in altri spazi dove si invitano le persone a partecipare, ad intervenire, a commentare, a giudicare, a proporre, ad interrogare, ….. ma anche ad ascoltare con partecipazione alla scelta di un “corpo” di emozioni che un guitto da strapazzo ha voglia di esternare con passione e cordialità.
Per cui tra brani letti, recitati e cantati si passerà da brani musicali di Paolo Conte, fossati, luttazzi, ai grandi della poesia come Boris Vian, Viviani, oscar Wide, l’erotica poesia napoletana, un piccolo ironico aneddoto di D’Alì, alla eduardiana preparazione del caffè di “questi fantasmi”, un inedito drammaturgico di gennaro ranieri, ed altro repertorio che ha arricchito la cultura del nostro secolo.
Sperando di farvi “sentire” a vostro agio vi offro ” ‘na tazzulella ‘e cafè”
Emilio Massa
Info e ticket: www.tickettando.it
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