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“Castello a mare”: la mostra documentaria al Palazzo Reale

Un poderoso baluardo difensivo nel porto di Palermo

“Castello a mare”: la mostra documentaria al Palazzo Reale

In pochi sanno che venne raso al suolo nel 1922 per far spazio alle strutture del Porto. E che il mondo intellettuale di Palermo scese in campo contro le cariche esplosive della Mac Arthur Company di New York incaricata della distruzione. In poco meno di un anno vennero rasi al suolo otto secoli di storia cittadina, e si dovette attendere fino al 1988 quando prese il via un importante progetto di recupero finanziato dall’Unione Europea.
 
Il Castello a Mare era rimasto immobile a guardia della città che cresceva dal XII secolo in poi: lo documentano miniature, vedute, mappe visto che il castrum inferior era uno dei monumenti più rappresentati, distinto dall’elegante Castrum Superior, ovvero Palazzo Reale.
 
Oggi una mostra documentaria racconta finalmente la storia del baluardo difensivo di Palermo attraverso i secoli e conduce per mano al grande convegno di inizio luglio, quando esperti, storici, archeologici saranno invitati da UNESCO Sicilia per discutere di un possibile ampliamento del sito seriale arabo-normanno.
 
Il Castello a Mare è infatti, con un piccolo gruppo di altri monumenti, fra i principali candidati ad entrare nell’itinerario della World Heritage List, anche in vista dei prossimi mesi: Molo Sammuzzo sarà infatti il nuovo hub per l’arrivo delle grandi navi da crociera e il Castello diventerebbe così una sorta di “front office” del percorso arabo normanno.

La mostra

La mostra “IL CASTELLO A MARE. Un poderoso baluardo difensivo nel porto di Palermo” si inaugura giovedì 24 maggio alle 17:30, nel cortile Maqueda di Palazzo Reale che la ospiterà fino al 3 luglio.
 
Il percorso della mostra si srotola su cinque diverse sezioni. Nelle prime tre si raccontano le vicende storiche e architettoniche del Castello a Mare dalle origini fino alla sua “riscoperta”, dopo la distruzione del 1922; la quarta sezione descrive lo stato attuale mentre l’ultima offre un’ipotetica proposta di miglioramento delle condizioni di fruizione con alcuni rendering che raccontano virtualmente il sito futuro. Molto ricco il corredo iconografico e grafico, con testi e didascalie.
 
Tra i primissimi documenti che segnalano il Castello a Mare c’è una miniatura contenuta nel Liber ad Honorem Augusti di Pietro da Eboli della fine del XII secolo. Dal XVI secolo fino alla seconda metà del XIX secolo, ogni mappa, veduta o pianta della città di Palermo, comprende il baluardo. Tra i materiali più interessanti, due vedute molto dettagliate della fortezza, fatte realizzare dai sovrani di Spagna nel XVII secolo. E uno schizzo del XX secolo con Monte Pellegrino sullo sfondo.
 
Nell’anno di Palermo Capitale Italiana della Cultura, la mostra – nata su progetto di Marco Failla – è promossa dal Comitato di Pilotaggio del sito seriale UNESCO “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”, realizzata dalla Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia con il Lions Club Palermo Host. All’inaugurazione interverranno l’assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa, il direttore della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso, il direttore della Fondazione Unesco Sicilia Aurelio Angelini, Francesco Montemagno (Lions Sicilia), Francesco Bertolino a capo della Commissione Cultura del Comune di Palermo, Marilena Volpes, già direttore generale dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e l’attuale direttore generale, Sergio Alessandro.
 
La mostra rimarrà visitabile fino al 3 luglio 2018, nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al sabato, dalle 8:15 alle 17:40; domenica e festivi fino alle 13:00.
 
L’ingresso è gratuito. Si accede da piazza Indipendenza.



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