“L’ immagine nuova diversa, irrompe dagli strappi della storia, quando c’è un conflitto”
La galleria X3 ospita la presentazione di “Di cosa sono fatti i ricordi”, ultimo libro del fotografo Tano D’Amico edito da Postcart. L’incontro a cura di Mariachiara Di Trapani è un’occasione unica a Palermo, per condividere con l’autore siciliano (Filicudi 1942) la memoria custodita nel suo archivio fotografico. Interverranno al dibatitto Giulia Scalia (storica dell’arte, curatrice galleria X3), Ezio Ferreri (fotografo e direttore artistico della galleria X3).
Sessantatre foto si alternano ad altrettanti brevi testi. Riflessioni sulla fotografia e sui tumultuosi eventi della storia di cui Tano è testimone e narratore. Le manifestazioni studentesche dei giovani del ‘77 in Italia, gli anni delle stragi e dei cortei, le proteste d’emancipazione delle donne e le lotte per la casa nelle periferie romane, scioperi e occupazioni nelle piazze, nelle strade, sui tetti delle carceri, davanti le fabbriche, i reportage siciliani come le manifestazioni pacifiste a Comiso nel 1982, di Portella della Ginestra.
Un volume tascabile che raccoglie immagini diventate icone in bianco e nero e con le quali ripercorrere la storia non solo italiana, di uomini e donne che appartengono all’ umanità isolata e costretta a vivere sempre ai margini, giovani studenti, carcerati, pazzi, operai, zingari.
Prima che fotoreporter, Tano D’ Amico è “fotografo di strada”, teso a raccontare e a denunciare con il suo obiettivo un equilibrio sociale precario ed ingiusto. Tano non è un testimone distaccato, è la grana stessa delle sue foto che trasmette l’empatia e la solidarietà per ogni persona che ritrae e che compone questo viaggio degli ultimi quarant’anni.
D’Amico rivolge il suo obiettivo per mettere a fuoco i visi e le espressioni delle folle e dei movimenti “quando si sorride e si piange tutti insieme”. Un ritratto fatto di parole e immagini che parla di dignità, bellezza e della speranza delle persone rappresentate, non solo in Italia. Tano racconta la Spagna durante la dittatura di Franco, la guerra civile tra cattolici e protestanti a Belfast, come in Palestina, torna più volte a Gaza etc…
Tumulti e passioni ritratti in taglienti e vibranti fotografie, simbolo di una testimonianza coerente del percorso personale di un fotografo schieratosi sempre a fianco di coloro che combattono per migliorare e cambiare le regole di un mondo che funziona male.
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