La mostra fotografica, a cura di Margherita Bianca, si ispira alla relazione tra il ficus macrophylla del Giardino Garibaldi, in piazza Marina, con il complesso di Palazzo Steri. Il ficus entra nel palazzo e con lui dialoga: una relazione che è spunto per instaurare nuovi rapporti tra l’albero, che si accresce negli anni e sembra voler inglobare il palazzo – con i rami che si protendono cercando la luce e le radici che scendono a cercare il terreno – e il Palazzo che ospita il Rettorato. Cultura e natura come occasione di confronto stimolante.
La mostra, un’installazione fotografica, si sviluppa per sequenze: i “target”, bersagli che segnano il percorso dai “merli” del palazzo all’interno della chioma e dalle radici verso la terra; i “pezzi di cielo”, le radici che scendono verso il basso sono ingannate da pezzi di “azzurro” che le confondono; le “antropomorfe”, particolari di radici che assomigliano a forme umane o a porzioni del corpo umano, spesso con una sottile carica erotica.
L’artista sfrutta inoltre le suggestioni delle radici, simili a lunghi capelli femminili, colorate con terra, spezie, hennè e succo di gelsi, e impresse su un grande foglio. In catalogo un testo a cura del professore Massimo Venturi Ferriolo, filosofo del paesaggio.
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