In Piedi Davanti le Rovine presentato per il laboratorio Origini di Dimora OZ, rielabora la poetica del ritorno, in una serie di lavori sospesi fra affermazione dell’identità e ricerca della stessa. Georges Salameh, artista grecolibanese, racconta il vissuto (negato) nei periodi della guerra civile libanese, tramite un “eyes wide shut”, ricostruendo il reale tramite una narrazione immaginifica degli scorci di Beirut, reinterpretando materiali e racconti familiari. Il titolo del progetto prende spunto dalle opere di Imru’l Qais, un poeta arabo preislamico che cantava le rovine dei paesi abbandonati e devastati dalle lotte tribali. Il progetto vede quindi la realizzazione di un processo riflettente e parallelo, dove a sua volta Salameh racconta la crisi greca, con alcune foto che ritraggono un’altra città negata, sconvolta e trascesa: Atene.
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