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Mia madre era una giapponese

Mostra di Andrea Celestino

Mia madre era una giapponese

Venerdì 24 maggio alle ore 19 inaugura la mostra dell’artista palermitano: quindici tele in mostra nello spazio polifunzionale Vuedu Factory in città

“Mia madre era una giapponese”, questo il titolo della mostra che Vuedu Factory, spazio polifunzionale di Daniela Vinciguerra in via Sperlinga 32 (zona Teatro Massimo), ospiterà a partire da venerdì 24 maggio, inaugurazione ore 19.

Un titolo intrigante, ma lo è ancora di più l’artista che attinge all’impalpabilità della memoria per creare incredibili assonanze che trovano forma nei suoi dipinti. E non è tutto. La tela finale nasce da un insieme di altre tele sapientemente cucite insieme e, una volta dipinta, viene passata in lavatrice.

“Esatto in lavatrice – spiega Andrea Celestino – prendo la mia tela dipinta (acrilico e olio) e la metto in lavatrice a varie temperature perché il risultato è straordinario”.

Il risultato è un incresparsi di figura e colore che da sostanza alla superficie del dipinto.

“Per me la superficie è estremamente importante – prosegue l’artista cresciuto tra legno e ferro, fra ebanisti e fabbri – ho il culto della materia e lavorarla mi aiuta a tirare fuori l’immagine dalla tela”.

Oltre 15 i dipinti in mostra, da quelle di misure piccole a quelle grandi (INSERIRE MISURE) e due i filoni espositivi: il colore rappresentato da cartoline di famiglia e il grigio dedicato ai boschi e corvi. E sono proprio le cartoline di famiglia a raccontare Andrea Celestino.

“Mia madre era una giapponese – conclude – nasce da un’assonanza: mia madre era donna dai tratti orientali e suonava il piano, la mia memoria si è sintonizzata su Clara Haskil, la pianista rumena ed ecco che il quadro prende forma e mia madre diventa una pianista giapponese”.

Andrea Celestino

Si diploma Maestro di pittura all’Accademia delle Belle Arti di Palermo nel 1989. La sua attività di pittore si è costantemente accompagnata a quella di scenografo e di artigiano. Ha collaborato con il Teatro Vagante di Palermo. Ha realizzato scenografie per set televisivi e pubblicitari e per spettacoli teatrali. Ha eseguito la scultura di Santa Rosalia per il carro del Festino di Palermo, edizione 1994.

PERSONALI

1990 – Associazione culturale Metropolis – Palermo; 1998 – Ex Convento dello Schiavuzzo – Palermo;

1998 – CCP Vision Agricantus – Palermo; 2003 – Pensionato Universitario San Saverio – Palermo; 2005 – Das Theater an der effingerstrasse – Berna; 2006 – Stairways to heaven – Berna; 2006 – Steiner Hause – Schaffausen; 2007 – IBM – Zurigo; 2009 – Hofer and Hofer Gallery – Freiburg; 2010 – Martin’s – Palermo; 2010 – Basquiat Cafè – Palermo.



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