Sabato 21 settembre alle ore 19:00, Once in a life time, solo show di Alessandro Giglio.
Il titolo della mostra è tratto da una canzone dei Talking Heads Once in a lifetime, solo che qui il termine life time, staccato, sta a indicare un dato tempo della vita e non la vita per intero. Il visitatore entra così a far parte, “una volta nella vita”, delle opere dell’artista, della sua “collezione” di immagini, persone, saperi. Non sembra che Alessandro Giglio abbia voluto esprimere qui un giudizio di valore sulle varie forme di conoscenza dell’era digitale. L’interesse è rivolto piuttosto alle differenze tra questi modi di comunicare e conoscere, in una contaminazione tra il passato (le fiabe, la ritrattistica) e il presente (il web, il dj set). Del resto, è dai tempi di Wilde, almeno, che all’artista non si richiede più di esprimersi sulla moralità o meno di ciò che fa parte della sua opera. Meglio accontentarsi, e non è poco, che ci aiuti a percepire la realtà sotto un altra luce, libera da pregiudizi e non convenzionale.
(Bruno Cumbo)
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