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Palermo vista dal Mare con Lisca bianca

Il tour dalla Cala a Mondello

Palermo vista dal Mare con Lisca bianca

La Barca a vela che fece il giro del mondo, riconsegnata al mare dopo l’impresa epica di quasi tre anni di restauro, inaugura un nuovo viaggio, alla scoperta della costa palermitana.
 
Due racconti che si uniscono sulla strada del mare: un simbolo della marineria siciliana, e la storia dell’impresa collettiva del ‘restauro sociale’ che ha riportato un’imbarcazione storica dopo 20 anni di abbandono al suo mare; e di Panormos, tutto porto, che mostra, lungo la sua costa nord, alcuni dei suoi gioielli e della sua storia.
 
A bordo dell’imbarcazione storica, veicolo della storia e delle tradizioni della nostra terra, si partirà dalla Cala, antico approdo della città, fino ad arrivare a Mondello, incontrando le borgate marinare e le relative tonnare, ​A​cquasanta, ​V​ergine ​M​aria, la ​Marsa, lungo la suggestiva costa dell’​A​ddaura.
 
A condurre la narrazione: l’equipaggio Lisca bianca e gli operatori culturali di Terradamare.
 
L’appuntamento è previsto per domenica 8 ottobre, alle ore 9:00, alla Cala. Il viaggio si effettuerà al raggiungimento del numero minimo di partecipanti e a condizioni meteo favorevoli.
 
La prenotazione è obbligatoria e si può effettuare chiamando i numeri 3298765958 o 3207672134, scrivendo a eventi@terradamare.org oppure ancora compilando il form sul sito di Terradamare.
 

Palermo dal mare

Panormos, tutto porto, sorta sui margini marini di una vasta conca. Inizieremo dalla Cala, fino al XVI secolo unico approdo alla città, un arco di mare tra il molo meridionale e il Castellamare, fondato in eà’ musulmana, di cui oggi restano poche tracce.
 
Dalla Cala si accedeva alla città da diverse porte, che nella loro denominazione esplicitavano il loro uso e funzione, come la Porta della Pescaria o Porta Carbone, tutte distrutte nei secoli scorsi, restando come unica porta monumentale la scenografica Porta Felice.
 
A settentrione, invece, si stende Mondello, dove tutt’ora si trovano torri di difesa quattrocentesche. Una campagna paludosa che nel 1891 venne bonificata, divenendo il mare dei palermitani. La sabbia cede il posto alla scogliera dell’Addaura in un paesaggio selvaggio e affascinante, dominato dalla mole di Monte pellegrino.
 
La Costa Nord
Percorrendo la costa Nord dalla Cala di Palermo a Capo Gallo ci immergiamo nella storia delle borgate marinare. Tre erano le borgate storiche: Acquasanta, il cui nome è legato alla presenza di una sorgente ritenuta miracolosa, Arenella e Vergine Maria, nate in funzione delle rispettive tonnare, che assieme a quelle di S. Giorgio e di Mondello costituivano il sistema delle tonnare della costa settentrionale che, fin dal XIV secolo, avevano visto lo stanziamento delle famiglie legate alla lavorazione del tonno.
 
L’esperienza balneare palermitana fu, agli inizi, una prerogativa dell’aristocrazia, con il bagno della regina, il luogo prediletto dalla regina Maria Carolina presso la casina fatta costruire nella Riserva Reale dell’Arenella.
 
Il lato costiero della Riserva di Capo Gallo si estende dal capo omonimo verso ovest fino a Punta Barcarello e, data la natura carsica delle rocce, il mare le ha modellate nelle forme più bizzarre, formando una serie di grotte affascinanti, come la Grotta dell’olio. Il tratto di mare che unisce Capo Gallo con la vicina Isola delle Femmine è stato dichiarato riserva marina. Più precisamente l’Area naturale marina protetta Capo Gallo – Isola delle Femmine.
 

Liscabianca

Liscabianca é un Carol ketch di 36 piedi, versione più lunga del Tahiti ketch, noto per le caratteristiche marine e la sicurezza.
 
Una vita gloriosa, una grande avventura, epica, romantica.



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