Artisti in mostra: Adalberto Abbate /barbaragurrieri/group Federico Baronello Alessandro Bazan Manfredi Beninati Marco Bonafè Davide Bramante Canecapovolto Benny Chirco Gabriella Ciancimino Francesco De Grandi Alessandro Di Giugno Andrea Di Marco Laboratorio Saccardi Fran…cesco Lauretta Domenico Mangano Sebastiano Mortellaro Paolo Parisi Alessandro Piangiamore Maria Domenica Rapicavoli Sandro Scalia Croce Taravella Sandra Virlinzi
Presupposto di partenza: le opere degli artisti possono restituirci la vera identità di un luogo (la Sicilia in questo caso) e dei suoi abitanti.
Ventidue artisti siciliani (selezionati all’interno di S.A.C.S., l’archivio creato tre anni fa da RISO, continuamente aggiornato) presenteranno opere -alcune realizzate appositamente – che offrono un’ immagine dell’Isola non convenzionale e soprattutto non deformata dai mezzi di comunicazione di massa. Al di là dello stereotipo e del luogo comune, le opere in mostra si declinano secondo vari aspetti: estetico, sociale, rappresentativo. Un’immagine della Sicilia, e del suo popolo, attuale e ricca di sfumature. A queste opere si aggiunge la proiezione del film-documentario “Lo schermo a tre punte” (1995), di Giuseppe Tornatore, una vera e propria antologia filmica sulla storia
della Sicilia divisa in 14 capitoli, attraverso 500 pellicole.
All’interno di PPS si sviluppa anche “PPS//Meetings”, a cura di Helga Marsala, progetto che punta a creare una zona di incontro, di dibattito, di riflessione. Un ambiente, all’interno del percorso espositivo, diventa snodo creativo, sorta di cellula, quartier generale, hub temporaneo e dinamico a partire da cui si intessono una serie di relazioni tra persone, luoghi, pensieri, linguaggi creativi, eventi.
Qui, attraverso micropersonali, performance, conferenze, live set musicali, si intrecciano punti di vista di artisti siciliani, ma non solo.
Al centro la Sicilia, con i suoi paesaggi e l’anima dei suoi popoli: il filtro è lo sguardo di artisti isolani, ma anche quello di chi ha vissuto l’isola da forestiero. Il gioco dell’interazione tra i linguaggi è cifra dominante del programma, così che gli artisti possano incontrare altri artisti, ma anche registi, musicisti, producer, critici, filosofi, studiosi, architetti.
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