Il Sicilia Queer filmfest e il Coordinamento Palermo Pride 2013 presentano la seconda tappa del cammino che ripercorre le storiche battaglie per i diritti civili del movimento GLBT internazionale attraverso i suoi momenti cruciali nell’anno in cui la città di Palermo ospita per la prima volta il Pride nazionale, a testimonianza della sempre più forte esigenza da parte della società e delle individualità di spazi d’azione e tempi di riflessione volti a scardinare tassonomie bipolari come normale/deviante, maschile/femminile, eterosessuale/omosessuale.
La serata prenderà il via alle ore 21:00 con la proiezione del film di Sofia Gangi Caccia alle Streghe – Opus Gay Vol. 1 (Italia 2008 / 45′). L’autrice sarà presente in sala.
La non-univocità e non-identità della sessualità dichiarata e agita dagli individui emerge dalla narrazione che gli stessi fanno della propria vita.
“È più facile disintegrare un atomo che un pregiudizio”, diceva Albert Einstein. Lo è ancora di più se il pregiudizio riguarda un argomento ancora scomodo come quello di gay, lesbiche o transessuali.
L’autrice, Sofia Gangi, energica ragazza palermitana, con il suo documentario strutturato come excursus storico, dalla nascita negli anni ’70 a Palermo del movimento GLBT fino al Gay Pride tenutosi nel giugno 2008 a Roma, ci spinge alla riflessione sul passato e alla critica del presente.
“In un contesto di discriminazione e differenza fra i cittadini – spiega Sofia – ho sentito il bisogno di parlare di nuovi modi di raccogliere la rabbia, la delusione e le proposte di chi vive ai margini della politica, delle istituzioni”. Quelle portate all’attenzione del pubblico da parte di Sofia sono le storie di gay, lesbiche e transessuali che hanno deciso di raccontare, con interviste di carattere personale e politico, la loro vita e il loro percorso di legittimazione e affermazione.
A seguire la proiezione di un grande classico della cinematografia GLBT, il film di Nigel Finch Stonewall (UK 1995 / 99′ / v.o. sott. it.).
Il film è la ricostruzione degli eventi di Stonewall, il bar gay newyorchese teatro della famosa ribellione del 28 giugno 1969 contro la polizia, simbolo delle rivendicazioni dell’attivismo omosessuale, attraverso le vicende personali di La Miranda, travestito romantico, Matty Dean, provinciale in fuga verso New York, e Ethan, giornalista e attivista ‘borghese’. Si tratta di un efficace tentativo antidocumentaristico di analizzare un momento chiave del movimento gay, in cui si materializzavano le contraddizioni intrinseche delle varie anime dell’attivismo omosessuale (il travestitismo, l’upper gay class, la questione della privacy e la battaglia per i diritti civili in giacca e cravatta) attraverso tre personaggi fortemente simbolici e ben recitati.
Il regista, morto di Aids prima che il film fosse ultimato, ci ricorda che il giorno della ribellione coincise, e non a caso, con i funerali di Judy Garland, diva adoratissima dai gay.
Il percorso dei Queer Roads verso il Pride nazionale, che ha avuto la sua prima tappa a ottobre 2012 con Taking a Chance on God, proseguirà con i prossimi appuntamenti di aprile e maggio.
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