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Retrospettiva su Daniele Incalcaterra

Proiezioni al Cinema De Seta

Retrospettiva su Daniele Incalcaterra

Il SiciliAmbiente Documentary Film Festival, in collaborazione con il Sicilia Queer filmfest, Sorsi Corti e Soleluna – Un ponte tra le culture, organizza una retrospettiva su Daniele Incalcaterra presso il cinema De Seta.

Programma

Giovedì 14 marzo:
– Ore 20:45 – Contra Site (Argentina 2003, 87’ ). v.o/sub ITA
A Vallegrande, un villaggio sperduto nelle montagne boliviane, un’équipe di documentaristi europei sta realizzando un film sulle ricerche di un gruppo di antropologi cubani per trovare i resti mortali di Ernesto Che Guevara Realizzano il primo sito multimediale connesso alla Rete della regione. La storia “ufficiale” ha sempre descritto i “campesinos” di Vallegrande come dei traditori responsabili della cattura del Che, ed in ultima istanza della sua morte. Il sito consente ai navigatori della Rete di conoscere “l’altra” versione della storia.
– Ore 22:20 – Chapare (FRA 1989, 62’). v.o./ sub FRA
Il documentario affronta il complesso tema della lotta contro la coltivazione della coca e la repressione nei confronti dei campesini produttori. Siamo nella regione del Chapare, in Bolivia. Il film, con le immagini crude del massacro di Villa Tunari del 1988 e l’interno di una carcere per la riabilitazione, mostra la dura e controversa realtà di questo paradiso tropicale.

Venerdì 15 marzo:
– Ore 21:00 – Fasinpat (Argentina 2004, 65’). v.o./sub ITA
Nella provincia di Neuquèn, Patagonia Argentina, una fabbrica di ceramiche, la Zanon, che aveva prosperato durante gli anni della dittatura e del governo Menem, minacciava di licenziare la metà dei suoi operai per evitare la chiusura definitiva dovuta alla crisi del mercato. Alla fine del 2001 gli operai non accettarono di negoziare i licenziamenti e occuparono la fabbrica. Da allora la Zanon sta producendo guidata dai suoi operai.
– Ore 22:30 – Terre de Avellaneda (FRA 1993, 60’)
Nel cimitero di Avellaneda, alla periferia di Buenos Aires, vicino al vecchio obitorio c’è una fossa aperta che lascia intravedere ossa umane mischiate alla terra. Poco distante, un uomo sta ricomponendo lo scheletro di una donna. L’uomo si chiama Alejandro Inchaurregui. Fa parte di un’ associazione di anatomo-patologi legali, Equipo Argentino de Antropología Forense, che dal 1985 ha intrapreso l’identificazione delle spoglie di trecentocinquanta persone, esumate dalla fossa comune dei cimitero.



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