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Sdisonorata Società

Un libro di Gianpiero Caldarella

Sdisonorata Società

All’incontro saranno presenti Gianpiero Caldarella, Giancarlo Santalmassi, Mila Spicola e Ottavio Navarra. Coordinerà Eleonora Lombardo.

Dalla prefazione di Giancarlo Santalmassi: “Leggere ‘Sdisonorata Società’ ci farà entrare nella cultura siciliana (la cui importanza è fondamentale come riconobbe Falcone: devi conoscere il nem…ico per batterlo) dalla porta, anzi dal buco della serratura delle piccole quotidianità. Attenzione:… non è la porta di serviz…io, ma lo stillicidio delle cose piccole di ogni giorno, grandissime per ogni singolo individuo, e che alla fine fanno ‘cultura’.”

“Nella primavera del 2007 nasceva il “Pizzino” radiofonico, su Radio24, in qualche modo “compare” dell’omonimo mensile di satira cartaceo fondato a Palermo.
Per due anni, ogni fine settimana è andata in onda una strana rubrica di un paio di minuti dove, spesso marcando l’accento siculo, veniva raccontato un fatto, un affare, uno stato d’animo, un imbroglio, un’epopea burocratica senza quel distacco passionale, quella “distanza” che è propria del tipo di discorso giornalistico. Va bene prendere per il culo il politico, il mafioso, il grande imprenditore o il potente uomo di chiesa, ma a questa satira non poteva sfuggire l’uomo qualunque, il burocrate, il conducente di autobus, il medico di famiglia, tutti coloro con cui si entra in contatto nella quotidianità. Piccoli comportamenti, insomma, non importa se penalmente rilevanti. In fondo sono i piccoli gesti -come accettare o rifiutare un caffè ad esempio- quelli che creano i modelli di comportamento fondanti di una società. Anche la mafia non sfugge a questa regola. Questo libro raccoglie gran parte di quelle rubriche radiofoniche e racconta un po’ di questa “sdisonorata società” a partire da sud, risalendo verso un nord che si sta lentamente meridionalizzando, pur continuando a detenere il primato economico. Non si spiegherebbero altrimenti i consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose in Veneto, i palazzi nuovi crollati a L’Aquila perché imbottiti di cemento depotenziato, la ricerca diffusa di una raccomandazione per lavorare, l’imbarazzo che accompagna il lancio di quella grande opera che è l’Expo a Milano. Neanche fosse il ponte sullo stretto di Messina.
A poco a poco stiamo diventando tutti una cosa.”

Gianpiero Caldarella nasce in Svizzera nel 1973, cresce a Isnello (PA) e cerca invano di maturare a Palermo, città che lo adotta senza passargli però alcun alimento. Giornalista professionista e autore di satira, ha fondato e diretto il mensile Pizzino, premiato nel 2006 a Forte dei Marmi come migliore pubblicazione satirica in Italia. Nel 2007 a Fucecchio (FI) riceve il premio Montanelli giovani. Con Sergio Staino dirige per due anni il settimanale di satira “Emme”, supplemento de “L’Unità”. Nel frattempo, chiamato da Giancarlo Santalmassi, cura la rubrica di satira “U pizzinu” su Radio24 dove ogni settimana, dal 2007 al 2009 si ostina a perforare i luoghi comuni con la sua voce cavernosa. Naturalmente fallisce nei suoi intenti, persino in quello di procurasi un’ulcera. Nel tempo libero, che è tantissimo, si dedica ad alcune campagne di demoralizzazione pubblica, da quella per la vendita responsabile del voto alla proposta di utilizzare la barca del sindaco di Palermo, Diego Cammarata, per il Festino di Santa Rosalia allo striscione “I love Milingo”, sequestrato dalla Digos per ragioni di collezionismo militante. Nella vita non farà mai nulla di importante. Si permette persino di sconsigliare l’acquisto di questo libro perché “ il cattivo odore che lascia dopo averlo bruciato è davvero insopportabile.



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