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Sequestro all’italiana

Regia di Michele Sinisi

Sequestro all’italiana

di Michele Santeramo
regia Michele Sinisi
con Vittorio Continelli e Michele Sinisi
costumi Michelangelo Campanale
scene Michelangelo Campanale
suono Nicola Cambione
luci Michelangelo Campanale
datore luci Nicola Campione

Teatro Minimo – Bari

Lo spettacolo mette assieme personaggi comuni e non dell’attualità italiana. Tragedie e paradossi di oggi, in salsa italiana, dove tutto si disgrega e rimane soffocato da una strisciante superficialità.

“Solo le conseguenze dei fatti rendono un teatro vivo”.
E. De Filippo

Pur partendo da un fatto realmente accaduto, Sequestro all’italiana, non tenta una descrizione dell’attualità – troppo veloce perché uno spettacolo teatrale possa starle dietro! – bensì cerca di mettere in scena i tipi umani da cui scaturisce questa attualità, sempre diversa nei suoi esiti, ma determinata da vizi antichi. Si può fare qualunque cosa, macchiarsi di qualunque crimine, ma basta poi convocare una televisione, per dire “chiedo scusa” in primo piano. Ve lo ricordate, no? Un uomo entra in una scuola materna e sequestra una classe di bambini perché vuole assolutamente parlare col sindaco. Non ha parlato con lui, ma ha rilasciato un’intervista. Far qualcosa “all’italiana” significa, come ci viene quotidianamente detto, scambiare la furbizia per intelligenza? Far diventare il vizio una virtù?
Guardiamo al particolare per tentare uno sguardo sul tutto. Partiamo dal fatto locale per descrivere un comportamento, un bisogno, una necessità, riscontrabili ovunque. Lo spettacolo è la messa in scena di un sequestro. All’italiana però. La coppia di maschi di questa storia ha deciso ed è stata indotta ad essere protagonista di un fatto di cronaca significativo: tengono in ostaggio una classe in un aula di una scuola. È una farsa. E forse è questo il problema.



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Per maggiori info: www.teatroliberopalermo.com
Panormita.it