Vito Ciancimino, padre e padrino, raccontato dal figlio Giovanni nel libro “La sedia colorata”, Vittorietti Editore.
C’è quasi sempre per tutti un oggetto che rappresenta i giorni felici dell’infanzia. In questo libro è la sedia, la sedia colorata che da piccolo adornava la stanza del protagonista. Questo libro è un viaggio intimo nella vita della famiglia Ciancimino. Lo ha scritto Giovanni, il primo dei cinque figli, la persona che più a lungo ha vissuto accanto al padre. È un racconto che lascia trapelare tutta la difficoltà dell’essere figlio di, ma anche tutte le facilitazioni non solo economiche di chiamarsi Ciancimino. Non ci sono scandali, ma curiosità, non rivelazioni clamorose, ma aneddoti: è il racconto di un figlio e di un padre troppo potente e poco familiare. Un ritratto intimo di Vito Ciancimino, delle sue maniacali superstizioni, del suo modo di intendere la vita familiare, della corte perenne alla sua porta svanita quando la galera e poi il confino lo hanno accolto. Tutto il racconto è un intrigato e appassionato romanzo che alla fine lascia in mente la traccia indelebile di cosa sia una mentalità. La mentalità del politico, dell’uomo, del padre, del marito, del mafioso. Che tutto schiaccia e soverchia in nome del comando. Vito Ciancimino, uno dei protagonisti assoluti della vita pubblica siciliana e nazionale, è personaggio discutibile e discusso, il figlio ne traccia un ritratto obiettivo. Tutto in questa narrazione è vero.
Interviene Francesco La Licata, giornalista de La Stampa.
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