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Tonnara Florio

Il complesso della Tonnara ha origini antichissime come del resto il metodo di pesca del tonno che ad esso faceva capo.
Fu acquistata nel 1830 da Vincenzo Florio, che commissionò all’amico e collaboratore Architetto Carlo Giachery la trasformazione della tonnara. Vi nacquero così i ” Quattro Pizzi “, palazzina quadrangolare neogotica, così chiamata per le quattro guglie che la sovrastano.
Unico edificio neogotico, questo, costruito da Giachery, i cui interessi erano rivolti piuttosto a progetti funzionali di architettura industriale nonché allo studio di nuovi materiali. Questa anomala progettazione richiama un Gotico inglese, addolcito da una romantica scenografia mediterranea.
Allo stesso Giachery nel 1852 fu commissionato, sempre inserito nel
complesso dell’Arenella il mulino a vento per la macina del sommacco, da cui si estraeva il tannino , allora oggetto di fiorente commercio in Sicilia.
Una parte del complesso veniva adibita ad abitazione per i fine settimana, e molte personalità illustri vi furono ospitate, non ultima la Zarina, durante il suo soggiorno a Palermo : quest’ultima se ne innamorò talmente da fare riprodurre fedelmente i ” Quattro Pizzi ” a San Pietroburgo con la denominazione di ” Rinella “, costruzione ancora esistente.
Finito il periodo aureo Vincenzo Florio vi si ritirò con la sua famiglia,
eleggendola a propria dimora.
La Tonnara rimase in funzione sino ai primi del Novecento ; essendo poi cambiata la rotta dei tonni, chiuse l’attività di pesca.

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